Pacì Paciana Robin Hood della Val Brembana
Pacì Paciana Robin Hood della Val Brembana
Atto unico di Velise Bonfante – Durata 70 minuti
Regia di Pietro Arrigoni.
“La vera storia del Paciana” testo e musica del cantautore bergamasco Luciano Ravasio.
“La Balada del Paciana “ testo di Carmen Fumagalli Guariglia, musica di Luciano Ravasio.
In scena la tradizione popolare bergamasca con “LE MASCHERE DI RATAPLAM” e La Compagnia Folclorica “ARLECCHINO BERGAMASCO FOLK” di Bergamo.
Un progetto nato fra due importanti realtà culturali bergamasche che intendono proseguire la loro ricerca sulle tradizioni rappresentando in maniera inedita e insolita la figura del popolare brigante bergamasco Pacì Paciana. Cinque attori in scena, tipica famiglia bergamasca che discute animatamente in piazza a Bergamo, incalzata dalla presenza di una forestiera curiosa e impicciona.
Narreranno, così, la vita travagliata del famoso brigante fra scenette teatrali, danze popolari, musica e cantastorie.
Nell’ottocento il brigantaggio era una pratica diffusa soprattutto nelle regioni meridionali. Con le loro imprese leggendarie, intrise di coraggio e di paura, numerosi banditi terrorizzavano il sud d’Italia rapinando e uccidendo. Nelle nostre valli a quei tempi, al contrario, pochi furono i briganti che lasciarono un segno. Si ricorda fra tutti la figura di Pacì Paciana, noto come il Robin Hood della Val Brembana. Rubava ai ricchi per dare ai poveri. Si contraddistinse per il coraggio, l’astuzia, la generosità, l’altruismo e per aver lottato per la libertà contro l’oppressore francese. Soprattutto nella bergamasca le sue imprese sono entrate nella tradizione popolare. La sua esistenza è documentata. Le sue gesta avventurose giunte a noi sotto forma di leggenda, pur trovando riscontro in alcuni testi dell’epoca, non hanno mai valicato i nostri monti.
A renderlo famoso e conservarne la memoria contribuì il teatro dei burattini, e in particolare il personaggio di Gioppino che, con i suoi racconti, ricamò sul personaggio con aneddoti esagerati e virtù esaltanti.
Fu sempre schierato accanto ai poveri suscitando la simpatia del popolo. La sua tragica fine, avvenuta a causa del tradimento di un amico, portò tanta indignazione. Il brigante di sicuro fu un ribelle e un fuorilegge. Ancora oggi, la nostra gente lo ricorda come un intrepido eroe che lotta contro le ingiustizie.
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