Poesia La dindoca – L’altalena – di Velise Bonfante in dialetto bresciano con traduzione in italiano e in inglese

Poesia La dindoca – L’altalena – di Velise Bonfante in dialetto bresciano con traduzione in italiano e in inglese a cura della Prof. Francesca Galletti Mottana.

 

La dindòca Testo poesia

En che l’ura striada en vèrs la sera

endó gh’è gnamó scür ma mia pö ciar

ghe do de mènt, sensa ‘ncurzìm

a sèrte umbrìe che me fa sègn

e le me ciama.

Scapàt le us, i ciòch e ‘l cias

gh’è pö nüsü sö i zöch

che polsa strach.

Nüsü.

De sfrüs – me sènte zo – sö la dindòca

e ambie – belase – belasì – a dindulà.

Dindùle

vo                                    sèmper de pö

vià col có                         brasàda sö

nel ciel                             da l’aria

che me dà i bazì             vule

vo                                   sensa le ale

desmentegàda              gnènt so pö

de chi so                        endó so

e come so fada             e vo

e volarés                      … pudì

vegnèr pö zo                mia pö

fermam…

sota gh’è dre a spetàm – töcc i me sinquant’agn.

 

L’ALTALENA traduzione

In quell’ora magica verso sera – dove non è ancora scuro ma neppure chiaro – ascolto, senza volere – certe ombre che fanno dei cenni – per chiamarmi.// Dileguate le voci, i rumori e il chiasso – nessuno è più sui giochi – che riposano stanchi. // Nessuno. // Furtivamente – mi siedo – sull’altalena – e inizio – piano piano – a dondolare.          Dondolo

Lettura orizzontale:

vado – sempre più – via con la testa – abbracciata – nel cielo – dall’aria – che mi dà baci – volo – vado – senza ali – dimèntica – non so più – ciò che sono – dove sono – e come sono fatta – e vado – e vorrei – … poter – non scendere – mai più – fermarmi…

Lettura verticale:

(sinistra) – vado – via con la testa – nel cielo – che mi dà baci – vado – dimèntica – di ciò che sono – e come sono fatta – e vorrei – non scendere più

(destra) – sempre più – abbracciata – dall’aria – volo – senza ali – non so più – dove sono – e vado – …poter – mai più – fermarmi…

sotto mi aspettano – tutti i miei cinquant’anni.

La dindòca – L’altalena. Il giorno 05-05-2001 questa poesia ha ricevuto il premio speciale della Giuria alla 11a edizione del concorso “Città di Brescia – Giovanni Scaramella”. Motivazione: In quell’ora sospesa fra il giorno e la sera in cui le ombre sembrano riprendere vita, chi ha già vissuto molto sale in disparte su di un’altalena e dà il via a una lunga oscillazione fuori del tempo e dello spazio, che fonde e confonde le età in un unico e trasognato momento lirico. L’impianto sperimentale della composizione che consente anche una lettura verticale dei versi, rompe gli schemi formali del sentimentalismo nostalgico e ci consegna il volo dell’altalena come evento reale, vivido e insieme squisitamente poetico. 

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